Uomini al lavoro di fronte al fotografo, ma fra il fotografo e gli uomini che lavorano un fotografo fotografa un fotografo che fotografa.
giovedì 10 marzo 2011
lunedì 7 marzo 2011
Spoleto, deposito di legna
E' come dicevo...: Alla fine si finisce per fare sempre la stessa fotografia. Ovunque vai.
Come fra gli scaffali del supermercato... scegli sempre gli stessi biscotti.
Vecchie tecniche come vecchie abitudini?
E' che il posto non è mai lo stesso quando ogni cosa è spostata, trasportata, modificata.
Tronchetti di legna tagliata. Quaranta centimetri di lunghezza per ogni pezzo.
Il gioco è sempre lo stesso, come quello sulla sabbia della spiaggia.
Infinite combinazioni andate perdute per una sola che permane.
C'è un odore che mi ritorna su per le narici quando penso al mare grosso d'inverno giù in Sicilia.
Non che sia importante, ma mi viene da pensare che il mare non sia più lo stesso se quell'odore non mi è più capitato di sentirlo.
Basterà tornare in Sicilia, in inverno, in una giornata senza sole, anche un po' cupa, per sentire di nuovo l'odore del sale di un mare senza sole?
Come fra gli scaffali del supermercato... scegli sempre gli stessi biscotti.
Vecchie tecniche come vecchie abitudini?
E' che il posto non è mai lo stesso quando ogni cosa è spostata, trasportata, modificata.
Tronchetti di legna tagliata. Quaranta centimetri di lunghezza per ogni pezzo.
Il gioco è sempre lo stesso, come quello sulla sabbia della spiaggia.
Infinite combinazioni andate perdute per una sola che permane.
C'è un odore che mi ritorna su per le narici quando penso al mare grosso d'inverno giù in Sicilia.
Non che sia importante, ma mi viene da pensare che il mare non sia più lo stesso se quell'odore non mi è più capitato di sentirlo.
Basterà tornare in Sicilia, in inverno, in una giornata senza sole, anche un po' cupa, per sentire di nuovo l'odore del sale di un mare senza sole?
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